#23 - Se anche tu "Non hanno un amico"... con questo podcast puoi rimediare
Orbene, eccoci con una nuova e sfavillante edizione di SuggeriPODCAST, la newsletter che - quando si ricorda - vi suggerisce podcast belli da ascoltare. Soddisfatti o rimborsati.
Ebbene sì, questa newsletter esiste ancora, sono io che sono completamente partita per la tangente. Sto lavorando a un progetto abbastanza grande (condurrò una trasmissione TV… ma tra qualche giorno vi spiego tutto). Questa cosa mi ha assorbita perché stiamo lavorando alle puntate, alle trasferte, a tutto. Ma SuggeriPODCAST mi perseguita la notte e mi fa sentire in colpa sussurrandomi all’orecchio cose brutte tipo: “ehi tu, non hai ancora scritto la newsletter e quegli altri son lì che aspettano invano”. Quegli altri sareste voi… ovviamente 🫣
Non so perché ma io vi immagino così mentre aspettate l’arrivo della newsletter.
Ho pensato tanto a cosa suggerirvi in questa edizione e poi l’illuminazione. Il SuggeriPODCAST di oggi è dedicato a “Non hanno un amico” un podcast satirico di Luca Bizzarri prodotto da Chora media.
Chi non cambia mai idea… finisce per non avere amici 😑
Parto con il dirvi che solo gli stolti non cambiano mai idea e io non mi reputo né stolta né poco incline a cambiare idea.
Avevo ascoltato “Non hanno un amico” già al lancio: le prime puntate non mi avevano convinta e tra me e me avevo sentenziato, autoconvincendomi, che si trattasse di un podcast senza identità, con un bel sound design ma… non si capiva esattamente dove volesse andare a parare.
Poi è passato un anno… e le puntate sono diventate più di trecento e “Non hanno un amico” è sempre lì… in cima alla classifica. Ok, qui qualquadra non cosa: ho inforcato le cuffie e iniziato dall’ultima puntata tornando indietro nel tempo.
BOOM! Capolavoro, risate a gogo, sigla orecchiabile che finisci per canticchiare (e ballare come Fred Astaire dopo essersi rotto il crociato). Ma che è successo? Cosa non avevo visto (o meglio sentito) agli albori di questo podcast?
C’è da dire che produrre un daily podcast satirico non è proprio uno scherzo, anzi un plauso agli autori che hanno coraggiosamente deciso di imbarcarsi in questa avventura: bisogna trovare un argomento ogni singolo giorno, scriverne in modo puntuale e acuto, inventarsi battute che facciano ridere ma anche riflettere. Insomma “Non hanno un amico” nel corso di un anno ha trovato la sua strada, l’identità e la forma che sembrava mancare all’inizio ed è davvero un ottimo prodotto. Io ne sono rimasta letteralmente entusiasta.
Perché ascoltare “Non hanno un amico”
Mi sono sparata 20 puntate in un giorno e ho trovato un perfetto equilibrio nel racconto. Il narratore Luca Bizzarri, non ci mette solo la voce, anzi è il vero protagonista di questo podcast satirico, che personalmente trovo esilarante e mai volgare (nonostante qualche parolaccia qua e là che apprezzo sempre) in cui i ca**i di Luca Bizzarri si mischiano alle opinioni popolari - e alle sue ovviamente - in merito ai fatti più disparati che ogni giorno popolano il web.
Ne viene così fuori il ritratto di un Luca Bizzarri un po’ burbero, mediamente cinico, che vivrebbe volentieri in una caverna (ah, come lo capisco), che è diventato “amico” di Maurizio Gasparri e che ha pensato di morire per mano di Gigi D’Alessio dopo un suggerimento donato ad Anna Tatangelo.
Ecco, questi piccoli sprazzi di vita vera si mixano perfettamente con avvenimenti di politica interna, polemiche varie ed eventuali che nascono come funghi ogni giorno sui social e fatti di cronaca di qualsiasi colore.
Il tutto è condito con un sound design degno di nota, un vero valore aggiunto per questa produzione. Le puntate durano 5 minuti: né troppo, né troppo poco. I copioni sono scritti talmente bene da non lasciare mai quella spiacevole sensazione di coitus interruptus come spesso capita in altri podcast della medesima durata.
Ecco, sono felice di aver dato un’altra chance a “Non hanno un amico” altrimenti pure io sarei finita nel girone infernale di quelli che non hanno un amico.
Il mio suggerimento è di ascoltarlo andando a ritroso nel tempo, come ho fatto io, perché le prime puntate sono un po’ tiepide rispetto allo scoppietto offerto grazie all’esperienza maturata nel corso delle 300-e-passa puntate.
Buon ascolto!
Bonus track: libri
In questo periodo più che ascoltare sto leggendo tantissimo, come al solito saggi noiosi estremamente intessanti e che aprono la mente.
Mi sembrava questa un’ottima occasione per suggerivene alcuni (no, non ci sarà nessun SuggeriLIBRI in arrivo, non vi azzardate a chiedermelo 😆)
Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell'IA
Questo libro riesce a dare una dimensione davvero reale all’intelligenza artificiale, facendo cadere quel velo di magia che circonda l’AI. Davvero interessante e attuale. Leggetelo subito prima che diventi troppo vecchio :DChip war. La sfida tra Cina e USA per il controllo della tecnologia che deciderà il nostro futuro
Il titolo non è per nulla entusiasmanante, sono molto d’accordo ma “Chip War” racconta l’avvincente storia della nascita dei chip e di tutti gli scienziati che hanno cambiato e stanno ancora cambiando il nostro mondo (geopolitica compresa). Oltre ad essere bello, questo libro è indispensabile per capire il mondo di oggi.Il paradosso dell’ignoranza da Socrate a Google
Già Socrate si interrogava sull’ignoranza e il suo pensiero non è mai stato così attuale. Questo saggio esplora i meandri dell’ingnoranza spiegandovi come dell’ignoranza non bisognerebbe aver paura.Pop. Come la cultura giapponese ha conquistato il mondo
Come nasce il mito della cultura pop nipponica? Beh, ve lo spiega Matt Alt in questo avvincente saggio che ripercorre la storia di Gundam, Hello Kitty, del Sony Walkman ma anche di grandi mangaka come Osamu Tetsuka. Consigliatissimo.
Termina qui questa 23ª edizione di SuggeriPODCAST, la newsletter meno puntuale della storia dell'internet. Noi ci leggiamo la settimana prossima… forse 🤔
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